Modifiche al D.Lgs. 231/2001: il "whistleblowing"
La legge 179/2017, pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale a dicembre, introduce disposizioni per tutelare i lavoratori che segnalano reati o irregolarità di cui siano venuti a conoscenza nell'ambito del proprio rapporto di lavoro.
Il legislatore é intervenuto in maniera differente nel settore pubblico ed in quello privato. Nel primo ha apportato modifiche al D.Lgs. 165/2001 "Norme generali sull'ordinamento del lavoro alle dipendenze delle amministrazioni pubbliche", mentre nel settore privato ha modificato l'articolo 6 del D.Lgs. n. 231/2001 “Responsabilità amministrativa degli enti”.
Questo comporta che sia necessario intervenire nei modelli di organizzazione e gestione. In particolare i modelli devono:
- prevedere uno o più canali informativi che, a tutela dell'integrità dell'ente, consentano a coloro che a qualsiasi titolo rappresentino o dirigano l'ente, di effettuare segnalazioni di condotte che possono costituire reati o, comunque, violazioni del modello di organizzazione e gestione dell'ente,
- prevedere almeno un canale di informazione di tipo "informatico",
- vietare atti di ritorsione nei confronti dei segnalanti,
- prevedere sanzioni nei confronti di chiunque violi le misure di tutela dei segnalanti.
La trattazione di questi aspetti é spesso già presente nei modelli, ma la nuova legge impone di rivedere le modalità di gestione di queste problematiche, per evitare di incorrere in comportamenti che possano essere giudicati incongrui rispetto ai precetti normativi.
I nostri consulenti sono a disposizione per ogni chiarimento.
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